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CSI MISTO COMO
COMMENTI GIRONE ANDATA 6a-11a
11 GIORNATA ANDATA
Nuova Terraneo - Cirimido   3-0
Esordisce bene la Nuova Terraneo nel 2016 tra le mura amiche del PalaValidio.
Vittoria abbastanza netta dei padroni di casa, soprattutto grazie a una buona prestazione in battuta. Gli ospiti non sono riusciti a sfruttare il loro buon potenziale offensivo a causa di una ricezione davvero sotto la sufficienza; le bocche da fuoco del Cirimido hanno ricevuto pochi palloni giocabili e non sono riusciti a mettere in difficoltà la difesa cucciaghese. A sfavore degli ospiti hanno giocato anche diversi falli per invasione a muro.  
La Nuova Terraneo, pur non mostrando un gioco spettacolare, ha sbagliato poco ed è stata concreta, portando a casa i tre punti. Buon esordio in campionato per Beppe, che ha interpretato efficacemente il ruolo di centrale nel terzo set.
Mattia (Nuova Terraneo)
P.S. La voce dei tifosi: moderata soddisfazione del capo ultras/preparatore, stupito dell'inaspettata brillantezza atletica della squadra di casa dopo una settimana di richiamo di preparazione.

Salus Gerenzano - SAMZ Eupilio 3-0
Ecco la classica partita nata male e finita peggio...
Già le premesse per la trasferta di Gerenzano non erano buone: si parte senza 4 giocatori.
In più altri 2 arrivano in palestra appena prima del fischio di inzio o a partita già iniziata...
Se poi aggiungiamo che quelli in campo fanno di tutto per far rimpiangere gli assenti... il quadro è completo!
Risultato un bel 3-0 per il Gerenzano (25-22 25-18 25-23) che ha saputo approfittare di una nostra giornata no
Alessio (Eupilio)
10 GIORNATA ANDATA
San Carlo - Terraneo 1-3
Ci volevano proprio gli eterni rivali del derby per caricare a dovere la spenta Terraneo di questa prima fase di campionato.

Per la prima volta in stagione si è vista una Terraneo tosta e davvero desiderosa di portare a casa il risultato. Rispetto alle partite precedenti è stato alzato il livello di tutti fondamentali, a partire dalla ricezione fino ad arrivare agli attacchi. Per la prima volta in stagione, ieri sera ci siamo divertiti davvero.

La partita è stata molto combattuta nel primo e nel terzo set, mentre nel secondo e nel quarto gli ospiti si sono imposti con un buon vantaggio.

Buona prestazione di tutto il sestetto cucciaghese, con sugli scudi la sempre ottima Martina (eccezionale in tutta la fase difensiva) e la coppia GiacominoNumeroUno e DaniPenatiVola, efficacissimi sia a muro che in attacco.  

Nel campo avversario menzione particolare per il fastidioso Moscatelli, che all’inizio del terzo set ha piantato tre muri di fila in faccia all’anziano capitano cucciaghese.  Lo stesso Moscatelli purtroppo non è riuscito a ripetersi su Giacomone (un solo muro all’attivo su di lui) e, di conseguenza, anche quest’anno ha perso la birra scommessa con lo stesso Giacomone (che nel post partita passeggiava tronfio per il PalaSanCarlo sfoggiando una sobria smanicata ”Vi ho purgato ancora”  di Tottiana memoria).

Aspettiamo quindi il ritorno per vedere se il buon Ronca riuscirà finalmente a farsi il selfie sotto la curva come Er Pupone.

Mattia (Nuova Terraneo).

P.S. La voce dei tifosi: il capo ultras/preparatore atletico dichiara una moderata soddisfazione, ma pungola la squadra accusandola di riuscire a trovare la giusta concentrazione solo nel derby. Anticipa quindi che la squadra verrà punita con sfiancanti sessioni di crossfit alla ripresa dell’attività sportiva post panettone natalizio.
9 GIORNATA ANDATA
Salus Gerenzano - Aurora Montano  1-3
(21-25) (22-25) (25-20) (22-25)

Come dimostrano i parziali, a Gerenzano, alla 9 giornata c'è stata una vera battaglia. Un'opera incompiuta, verrebbe da dire. Se visivamente la si
dovrebbe rappresentare sarebbe come mostrare una tela rara, attribuibile magari ad un pittore fiammingo.
Un Maledetto, anzi, proprio poi ebbe così da chiamarsi: "Il Maledetto" e sarebbe stato un pittore a cui piaceva rifugiare i suoi rimorsi ed il suo
incompiuto genio in compagnia di assenzio e di calici di rossi.
Il rosso, sarebbe senz'altro stato il colore con cui si intestardiva a dare forme, a cercare la perfezione e non avrebbe avuto timori a prendere in mano le sorti, con pennellate sopraffini, di una squadra che rispondeva al nome di Gerenzano e che tosta scendeva in campo contro la capolista Aurora.
Alle forti bordate del "martello" del Montano, non avrebbe avuto anche nessun'altra difficoltà inoltre, a dare a costui le sembianze di rude
guerriero, che ben servito, si elevava oltre la rete scagliando la sua rabbia in vuoti e angoli avversari. Ma prontamente, con la sua tavolozza di
rossi, avrebbe in Andrea, "Il rosso della Salus", trovato colui che davanti a supremazie avversarie, irrompe nei territori ostili con schiacciate
simili a lampi aggressivi.
E avrebbe poi rappresentato i due eserciti intenti a seguirsi lungo le medesime radure, su per declivi; l'ostilità maggiore, l'affronto spudorato sarebbe stato poi il balzare come felini in testa all'avversario, per pochi minuti, per una manciata di punti.
Avrebbe mosso il servizio di Gerenzano poi, come se il pennello fosse retto da una mano divina, dandone una supremazia a fondo campo con il "Granata" Ricky, un rosso dai colori del melograno, che geometrizzando prima del tocco in battuta, sarebbe riuscito a mentenere traiettorie perfettamente parallele con le linee del campo.
Avrebbe poi utilizzato del Porpora, rosso delle vesti e dei generali antichi per delineare la genialità della battuta in salto di Maurizio, che scendeva nelle retroguardie nemiche creando scompiglio.
Ma la forza, incontrastata sul campo, avrebbe avuto i volti dei Celti del Montano. Su gli scudi, puntando le lance, avrebbero avuto le loro mani
pronte sulle daghe da sfoggiare a combattimento cruento. Ma la forza nei tratti del rosso, quell'energia essenziale? E' qui che il maledetto
difettava.Smarrito avrebbe fatto parlare quella sua tela incompiuta da sola.
La Salus non ha l'arte di trasfigurare la partita a suo favore. E quindi ecco l'esercito rosso, al continuo corpo a corpo col nemico, perdere
l'essenza, intestardirsi, incespicare su uno, due, tre ricezioni e, come un reietto dimenticato dalla fortuna, trascinarsi alla sconfitta.
Poco sarebbe cambiato nel secondo set. I due eserciti che viaggiano l'uno accanto all'altro. Altri affronti, piccoli sfottò, ma poi ecco ancora
elevarsi le daghe al cielo e pestare contro una Salus sempre confusa. Il maledetto artista ripresosi, avrebbe tratto dalla sua tavolozza del
"Cadmio", un rosso tendente al porpora, coprente, brillante e rappresentato Paga, impegnato con una prodigiosa battuta in salto a far salire la
squadra dal 17 al 22 pari.
Ma la palla successiva, mossa da un druido Celtico, l'oracolo nascosto che l'Aurora si porta sempre appresso difficilmente sarebbe caduta, pesta contro muri, trova avambracci da ogni parte ed il set con barbara forza sarebbe stato trascinato ancora a favore del Montano.
Nel terzo parziale, il fiammingo maledetto ha un lampo di genio: nel centro della tela, in mezzo ad una mischia di daghe e gladio, avrebbe delineato i primi contorni di una figura alata accanto alle donne sul campo.
Leila lo Scarlatto, colore del sangue e delle fiamme, schiacciata dalle bordate celtiche si rialzava come una Giovanna D'Arco a scaraventare palloni
millimetrici e velenosi nel campo avversario.
Avrebbe usato del Cremisi per Silvia, rosso con nel sangue del porpora, poichè blu di nobiltà e l'avrebbe trascinata e rialzata di continuo da terra, a recuperare schiacciate impensabili.
Avrebbe poi rappresentato Veronica, con uno scuro Bordeaux, mescolanza di viola e marrone, pregiata come il vino omonimo che infaticabile percorreva chilometri sul campo di battaglia a servire ed incoraggiare l'esercito rosso. Ma non avrebbe definito bene nella mischia quella creatura che dalle ceneri sul campo sembrava spiegare le ali.
Gerenzano portava sì a casa il terzo set, ma si vedeva ancora prima appaiata e poi superata di pochi punti nel set che doveva segnare la
riscossa. Druidi, daghe, scudi e lance alla fine, in mezzo al campo del Montano, a cantare vittoria.
Altra sconfitta per Gerenzano, per l'esercito rosso, come una tela misteriosa, incompiuta, con nel mezzo una creatura, forse una Fenice, in difficoltà ad elevarsi nei cieli e a prendere fuoco.

(Massimo_Salus Gerenzano)


Olympic - San Carlo     0-3


Buona prestazione dei ragazzi di coach Ronchetti sull’ostico campo di Lurago d’Erba. A parte l’inizio thriller del 2 set i canturini sono sempre stati in controllo della gara nonostante un buon Olympic che si è “arreso” solamente nella terza frazione di gioco. Primo set che vede subito avanti gli ospiti…una buona presenza a muro e numerosi errori in attacco delle bande di casa permettono al San Carlo di mettersi subito in corsia di sorpasso e scavare il solco. Nonostante i due tempi chiamati dall’allenatore luraghese il San Carlo continua a condurre…solo una piccola defaillance con due ricezioni sbagliate e due attacchi fuori consecutivi permettono un timido recupero dell’Olympic ma il Fecchio si risistema subito e chiude il set 20-25.
(4-8/6-15/11-17/15-22/20-22/20-25)
Secondo parziale che si apre a favore dei padroni di casa…il San Carlo sbaglia molto in ricezione e costringe il palleggio a un gioco scontato e impreciso. Complici alcuni appoggi sbagliati in fase di contrattacco l’Olympic prende fiducia e si porta avanti di 5-6 lunghezze fino al 11-6. Coach Ronca mescola le carte con un cambio in regia ma i risultati tardano ad arrivare…con una prova di gruppo i canturini riprendono il Lurago sul 14-14, si portano avanti ma vengono recuperati dai padroni di casa che non mollano…si apre cosi una fase punto-punto con molti scambi al cardiopalma (da segnalare uno splendido muro di GIERRONE con “prolunga di dito” dovuta ai numerosi impasti di panettone di questi giorni) che si conclude a favore bianco-blu ai vantaggi 27-29.
(5-3/11-6/13-10/14-14/18-20/20-20/23-23/27-29)
Terzo set invece con una sola squadra in campo…l’Olympic smette di crederci e nonostante l’ingresso in campo del palleggio uomo subisce in ricezione e commette numerosi errori in attacco…coach Ronca si “diverte” con una girandola di cambi e il risultato rimane in cassaforte…il San Carlo si aggiudica set 10-25 e partita.
(0-7/4-11/6-16/7-21/10-25)

Tre ottimi punti conquistati in casa del Lurago…neopromossa ma che esprime un ottima pallavolo e darà fastidio a numerose squadre nel corso della stagione. San Carlo che “lima” i numerosi difetti in ricezione visti nella gara casalinga col Saronno e dimostra soprattutto nel secondo set una compattezza di gruppo che era mancata nelle ultime gare e che rimane l’arma in più dei canturini. Ora torniamo in palestra (tra panettoni e mascarpone!) preparare l’ultima gara dell’anno (memori del disastro dell’anno scorso con Eupilio)…il derby con i nemici/amici del Terraneo…vista la classifica (strapotere Aurora) e il periodo natalizio non sarà una gara decisiva per nessuna delle due formazioni ma una vittoria prima della sosta natalizia farebbe morale a chiunque…

Guido (San Carlo) ​
8 GIORNATA ANDATA
Porlezzese - Salus Gerenzano  3-0


Sono mesi oramai che i locali ne parlano. Ogni angolo del paesino che si scaglia sullo sfondo di tre provincie quella di Milano, Como e Varese è un crescendo di voci, insinuazioni, allarmi, falsi scoop: a Gerenzano non regna altro. Intanto il cammino delle "Divise Rosse" prosegue. In quest'ultimo turno, fino a lambire la terra Elvetica. Porlezza, località di notevole incanto, al di là delle sponde del "Como" (lago) e adagiata
sulle rive Nord Orientali del "Ceresium" è teatro dello scontro della ottava giornata di campionato.
La Porlezzese mira ad una convincente vittoria, visto la pochezza di risultati dell'avversaria. L'avversaria, mira ad una impresa. Al nuovo già in corso a inizio stagione, si aggiungono altre due fresche forze nelle file della Salus Gerenzano: Coach Maurizio e Guido, usciti dai laboratori biomeccanici e chimici dell'Insubria. I due atleti montano particolari raffreddamenti a ioni nelle loro cavita intermuscolari. Concreti nei servizi, calmi in ricezione, pesanti nelle schiacciate danno a Gerenzano la giusta dose di coraggio per rispondere alle ostilità della squadra di casa.
Il primo set si protrae con un leggero margine di vantaggio per la Porlezzese, gli scambi non sono molto sostenuti, niente di eclatante, si ha l'impressione che il set verrà portato a casa dalla squadra che commetterà meno errori. E non possono essere i rossi della Salus a non commetterli.
L'Istinto Killer della Porlezzese prevale. Grande rammarico per i ragazzi di coach Maurizio: "Abbiamo perso un set equilibrato."
"Hei Paga,che la forza sia con te" queste sono le parole di Davide, il signore degli specchi, all'inizio del secondo set. E Paga entra carico in campo, il suo urlo scuote il palazzetto. La Salus risponde botta su botta. Il merito è tutto della nuova coppia indedita di martelli. Le ultime palle del primo set sparacchiate a rete o a muro pesano a Coach Maurizio, ma si ripropone nella sua battuta al salto e la Porlezzese rimane in notevole affanno.
La prima linea formata da Guido, oramai cosciente di essere lui, il prescelto, Luke Skywalker,di una freddezza disarmante in attacco e coi piedi ben piantati a terra anche in ricezione, suona la carica e scarica, scarica tutta la sua grinta rimasta assopita fino a questi giorni. Paga, il trascinatore, questa volta è trascinato: indovina un muro, pesante tonnellate di calcestruzzo armato, e la Salus sale su Porlezza, con un distacco di 5 punti.
Ma le "Divise Rosse" si perdono. Un'altra volta nonostante il vantaggio. Porlezzese mette in difficoltà la ricezione degli ospiti, e per loro gli attacchi rimangono difficili da impostare, prevedibili, azzardati. Hanno poco a che fare con una pallavolo che deve essere movimento, azione ripetuta e programmata fino alla nausea in allenamento, settimana dopo settimana.
Ma "Luke Skywalker" Guido, il prescelto è in campo per salvare questa trasferta ai confini di Como. Lucido, glaciale in ogni situazione mai un errore. La sua battuta è una lama laser fendente l'oscurità. La Porlezzese non la vede, e non prende più il vantaggio sul set. Si trova sotto, e al 22 a 18 per Gerenzano, il set sembra segnato. Sembra, non lo sarà. Si dissipa ancora il vantaggio. Incredibile. La Porlezzese chiude un set con un parziale finale di 6 punti a 1. Una mazzata sul morale Gerenzanese.
La Salus non si riprende più. Perde ogni suo elemento di forza. Perde coraggio sotto i colpi della Porlezzese. Che devasta, trascina nell'oscurità le ottime prestazioni di Guido e la sicurezza di Coach Maurizio. Ma un lume, una luce, una fascino si accende, su una squadra che inesorabilmente si sta incagliando alla deriva. Leila, la sua mano, appoggiata a terra a tirare su una palla oramai persa. Leila, come abbiamo fatto a non accorgerci prima. Leila, la principessa, sorella gemella di Guido "Luke Skywalker", compie un gesto rivelatrice e sarà lei la nuova speranza dopo questa ennesima partita persa.
All'uscita del Palazzetto nel freddo gelido di una notte ai confini mi si avvicina un'ombra:"Io ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire". "No Davide, quello è un altro film, recupera i palloni va!".
E intanto in patria all'alba di un nuovo giorno ancora si discute. Si insinua. "Tra poco uscirà il RISVEGLIO DELLA FORZA!!!"
Vai Salus, Vai Luke Skywalker Guido, Vai Principessa Leila....che la forza sia tutta con voi.

Massimo (Salus Gerenzano)

CSO San Carlo - Saronno   2-3

Dopo una piccola pausa della scorsa settimana senza commento torno in cabina di cronaca.
Partita fredda per le condizioni atmosferiche esterne e della palestra ma molto calda e tirata in campo quella andata in scena domenica la PalaSanCarlo.
Dopo 5 set tirati a spuntarla ai “vantaggi” sono gli amici del Saronno che si confermano “osso duro” per la formazione canturina che costringe coach Ronchetti agli straordinari vista qualche assenza di troppo.
Primo set che scorre su un assoluto binario di equilibrio con tutto il parziale che si sussegue punto punto…unico break degli ospiti sul 16-19 che i padroni di casa impattano sul 22-22 con un buon turno di battuta e riescono ad aggiudicarsi il primo set 25-23. (3-3/8-8/12-12/16-19/22-22/25-23)
Secondo parziale invece che si apre con lo slancio del San Carlo…carichi per il vantaggio i ragazzi di Fecchio allungano subito…il Saronno però non è squadra disorganizzata e sprovveduta…recupera lo svantaggio sul 14-14 e apre una fase punto punto che si concluderà a suo favore 23-25 (4-2/9-5/13-10/14-14/20-20/23-25)
Terzo set a campi invertiti….anche come punteggio rispetto al secondo….Saronno parte forte (fortissimo) e i canturini cadono nel solito torpore buio lasciando agli ospiti un parziale di 7-0 che li porta sul 3-10. Il risveglio canturino tarda ad arrivare ma i padroni di casa riescono a riaccciuffare il parziale sul 21-21 e (come regola di questa partita!) si aggiudicano il 2-1 ai vantaggi 26-24 con la fase finale del set punto-punto. (3-10/8-13/16-19/21-21/23-23/26-24)
Quarto set coi padroni di casa che riescono a giocare e imporre il loro gioco con buoni attacchi soprattutto da seconda linea…si portano avanti subito di un break che riescono a mantenere…inspiegabile poi la “debacle” finale che permette agli ospiti, sempre vigili e alla minima distanza, di impattare sul 20-20 e approfittare del vuoto canturino per portarsi sul 2-2
(4-1/12-10/18-15/20-20/22-25)
Quinto set senza storia…dopo la “batosta” subita nel 4 parziale i ragazzi di coach Ronchetti “escono” dal campo e consegnano la partita agli ospiti fi n dai primi scambi. (2-5/4-8/7-12/9-15).

Partita poco sotto la sufficienza che conferma i problemi intravisti anche a Cirimido per il gruppo di Fecchio.
Una ricezione molto imprecisa sempre con palla staccata sui 3-4 mt e le mani “fredde” dei palleggi di casa non permettono quasi mai l’attacco al centro e costringono i posto 4 a giocare palle sempre difficili. Come se non bastasse il nervosismo la fa da padrone, il gruppo ne risente e ne risulta una partita non pessima ma dove nessun elemento arriva al 6 politico subendo il gioco ospite.
Ora si sfrutterà la pausa per lavorare su questi aspetti e rinsaldare il gruppo (forza sulla quale conta molto coach Ronca) in attesa degli ultimi due importantissimi match prima della pausa natalizia con la forte “sorpresa” Olympic e nel derby canturino con gli amici/nemici del Terraneo. (Jack sai che TVB!)

Guido (San Carlo) 

K3 Volley Canzo - Nuova Terraneo 2-3
Non si placa la voglia di set della Nuova Terraneo, che anche in quel di Canzo coglie la vittoria al tie–break.
Palestra abbastanza fredda e riscaldamento brevissimo non mettono le squadre condizione di partire forte ed il risultato è un primo set con molti errori da entrambe le squadre, con vittoria dei padroni di casa.  
Nonostante l’avvenuto “riscaldamento in progress”, i set successivi non mostrano un miglioramento della pallavolo espressa dalle squadre in campo. Il gioco veloce è il grande assente della serata ed il risultato è una successione di attacchi da posto 4. Inoltre, spesso i punti arrivano più da errori che non da meriti della squadra in attacco. Secondo e quarto set vinti dagli ospiti, terzo dai padroni di casa. 
In sintesi una partita non bella, con una posta in palio giustamente divisa tra le due squadre. 
Menzioni particolari nella Nuova Terraneo per GiacominoNumeroUno e Tiziana (autori delle cose migliori nella squadra ospite) e per la sempre ottima MartinaMartella (questa sera in veste di alzatrice per necessità contingenti). Tra i padroni di casa spiccano invece le buone prestazioni della numero 9 e del libero (autore di ripetuti salvataggi a una mano). 
Meritano assolutamente un cenno altre due figure:
 L’infaticabile tifoso dei padroni di casa che ha scandito il ritmo dell’intera partita, usando ininterrottamente la sedia come un tamburo e sostenendo la squadra in ogni momento (mitici i cori “zero a zero nella testa” e “crederci sempre” con gli ospiti in vantaggio di una quindicina di punti nel quarto set);
L’arbitro. Raramente mi sbilancio sull’operato di quell’ indispensabile figura che è il giudice di gara, ma la prestazione di ieri sera non può non essere commentata. Una serie infinita di decisioni ad alto tasso di creatività, unita all’assoluta incapacità di motivarle, ha reso indimenticabile la partita. Grazie. Anche queste sono emozioni.

P.S. La voce dei tifosi:….(l’assenza del capo ultras dalle partite prosegue. Col senno di poi è stato meglio, dato che probabilmente sarebbe finita con grandi insulti a noi per la brutta prestazione e con vivaci commenti sull’operato del direttore di gara).

Mattia (Terraneo)

SAMZ Eupilio - US Olympic 3-0
Altra buona prova per l’Eupilio che porta a casa un altro 3-0 dopo quello con il Cirimido.
L’Olympic si conferma un avversario tosto, ed in effetti ne esce una bella partita.
1° set giocato punto a punto, si arriva fino al 21 pari poi l’Eupilio trova la forza per fare il break e chiudere 25-22
Nel 2° set i padroni di casa iniziano subito avanti ,incrementano piano piano il vantaggio (4-2 10-7 16-11) per poi chiudere 25-19
Nel 3° set l’Olympic sembra non avere  forza e convinzione per tentare la rimonta e l’Eupilio ne approfitta per prendersi un bel margine di vantaggio (14-8 23-16). Pensando di aver ormai vinto, non facciamo il doppio cambio, sbagliamo 2 o 3 ricezioni, buttiamo in rete o fuori 2 attacchi… risultato veniamo raggiunti sul 24 pari. Per fortuna riusciamo finalmente a mettere a terra un pallone e poi chiudere con un muro. (26-24)
Tolti gli ultimi 5 minuti, un'altra buona prestazione da parte nostra

Alessio (Eupilio)

 
7 GIORNATA ANDATA
GS Villaguardia - Porlezzese  3-1

(25-22, 18-25, 25-23, 25-23)

Dopo il primo importante successo esterno ottenuto nello scontro diretto con Gerenzano e la seguente sosta, i Pigeons ritornano tra le mura amiche presentandosi un po' acciaccati al cospetto della quotata Porlezzese giunta al completo. Tra le fila dei biancoblu mancano il palleggio uomo e uno dei centrali, ma finalmente esordisce il nuovo libero. Il primo set, come ormai buona abitudine, vede i padroni di casa subito in palla e concentrati, gli ospiti appaiono freddini e subiscono molto il muro avversario che tarpa le ali alla forte banda e principale terminale offensivo di Porlezza. Il GSV limita gli errori e fa il break decisivo a metà set per andare poi a chiudere agevolmente sul 25 a 22. Il secondo parziale inizia con un errore di rotazione degli ospiti ma invece che approfittarne il Villaguardia va nel panico subendo il servizio insidioso del centrale e sbagliando una serie infinita di attacchi da posto 4. Tuttavia dal 10 a 2 recupera fino al 13 a 11, ma è solo un fuoco di paglia spento anche da una doppia clamorosa non vista dall'arbitro. Un altro break spezza le velleità di rimonta e i porlezzesi la chiudono facile sul 25 a 18. Nel terzo set i Pigeons cambiano banda uomo e un centrale e nonostante errori banali tengono testa ai più esperti avversari, le soluzioni offensive dei padroni di casa sono più varie e ribattono colpo su colpo le conclusioni dell'ala #18. Sul 21 pari arriva l'allungo decisivo del GSV che riprende in mano le redini dell'incontro con il 25 a 23 finale. Forti del punto già acquisito i Pigeons iniziano a assaporare il colpaccio. Anche il quarto set si rivela una bellissima battaglia, con i ragazzi di casa pronti a rintuzzare ogni svantaggio acquisito dai neroverdi. La svolta sul 20 a 15 per gli ospiti: buone battute e servizi efficaci ricuciono il gap. La Porlezzese soffre la pressione e spara più volte a rete, nonostante i tentativi della solita ala la retroguardia di casa compie autentici miracoli completati da contrattacchi perfetti. Il match si chiude con un muro sul tentativo della palleggiatrice ospite, 25 a 23. Arbitraggio creativo ma tutto sommato non penalizzante.
I Pigeons speravano di trovarsi di fronte una formazione magari rimaneggiata vista la trasferta a tarda ora, invece i problemi di formazione li hanno avuti loro con due assenze importanti e un paio di recuperi in extremis ma non al top della forma. Nonostante l'impossibiltà di allenarsi in settimana a causa dei lavori in palestra hanno affrontato l'ostico impegno con una grande determinazione e caparbietà. Quando erano avanti nel punteggio non hanno mai ceduto, quando erano in ritardo sono sempre riusciti a recuperare con successo. L'innesto del nuovo libero ha portato ancora più qualità e sicurezza in difesa e ricezione, ma in quei fondamentali tutti hanno sfoggiato una prestazione davvero encomiabile. La regia ha fatto girare al meglio le varie bocche di fuoco e la varietà delle soluzioni dell'attacco ha completato l'opera. Ancora non si è visto un Villaguardia al completo per varie vicissitudini, eppure sono già stati portati a casa 10 punti in 6 partite e un ruolino di marcia da playoff comodi. Il potenziale è davvero alto e migliorabile, ma la grande differenza anche rispetto allo scorso campionato pieno di successi è questa nuova forza di crederci fino in fondo, non ci si scioglie più alle prime difficoltà e non ci si adatta al gioco dell'avversario ma lo si impone.  
Domenica i Pigeons ospiteranno i primissimi della classe di Montano già sicuri di qualche defezione importante, ma senza timori reverenziali e nulla da perdere, sempre al grido di "Vola basso..."

Massimo (Villaguardia)

6 GIORNATA ANDATA
Aurora - US Olympic   3-1

Affrontiamo per la prima volta il neopromosso l'Olympic di Lurago che si presenta a Montano senza " timori riverenziali ".
Gli avversari schierano un palleggiatore uomo di ottimo livello ed anche altre buone individualità.
Partiamo quindi concentrati e anche grazie a dei buoni turni di servizio restiamo sempre in vantaggio con discreto margine fino a fine set.
Nel secondo iniziamo bene ma poi subiamo la rimonta dell'Olympic e riusciamo a spuntarla solo nel finale.
Sul 2 a 0 un nostro piccolo calo favorisce gli avversari che sfruttano al meglio i centrali ed anche l'ottima ala donna vincendo così il set.
Anche nel quarto soffriamo parecchio e la partita sembra ormai indirizzata al tie break trovandoci sotto 20 a 24. Invece con un pò di esperienza/fortuna/bravura ... rimontiamo e andiamo a vincere 28 a 26 rimanendo così a punteggio pieno.
Complimenti agli avversari che al loro primo campionato in A faranno sicuramente bella figura.
Gianca (Aurora)


Salus Gerenzano - GS Villaguardia  1-3
(14-25) (25-18) (25-27) (22-25)

E' difficile pensare di poter scrivere quel che è successo a noi della Salus nella serata di Venerdì dopo aver saputo di Parigi. Quel poco che mi viene da dire riguardo la partita è che volevamo  tutti vincere. Non ci siamo riusciti. Io avrei parlato, giocando su equivoci e costruendo una storia, di identità perse e poi recuperate, avrei raccontato di noi seduti a guardare il nulla, di una doccia che avrebbe cancellato i ricordi, di una palestra spenta, illuminata appena da un neon fluorescente chiamato a disegnare i contorni di un campo vuoto. Senza che nessun orrore fosse stato compiuto. Tutte immagini un pò malinconiche, che sarebbero entrate in contrasto con il risultato vincente della serata, gonfiandolo, come una folata di vento gonfia una vela. Ma la nostra vittoria non si è verificata, e non lontano, vicino soprattutto ai nostri cuori è successo altro.

Cerco di scrivere il commento del lunedì, come tra noi di Gerenzano lo chiamiamo, ma ascolto THE SCIENTIST dei Coldplay, e non so perchè. Perchè forse è malinconica, come lo sono questi giorni.  Il ritornello fa un po così:

Nobody said it was easy
It's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be this hard
Oh take me back to the start.

Che più o meno dice:

Nessuno ha detto che era facile
E' un peccato dividerci
Nessuno ha detto che era facile
Nessuno aveva mai detto che sarebbe stato così difficile.
Oh riportami all'inizio.

Ma più l'ascolto e più ritorno a Parigi. Ritorno a quelle persone stese a terra, prive di vita, alle uscite secondarie del Bataclan, a quelle col terrore addosso che scappano, a qualcuno che steso ancora che si muove, a quelle aggrappate alle finestre e mi viene da piangere, da star male.
E di quel ritornello di mille interpretazioni, mi prende su tutto quel Oh take me back to the start. Oh riportami all'inizio. Riportami all'inizio di quel venerdì sera, e non fallo più tornare.

La pallavolo viene lasciata da parte. Viene da dire che senso a tutto questo. Viene da guardare negli occhi dei propri figli per chi come me li ha, e abbozzare un sorriso per nascondere tutto il male. Viene voglia ancora di non pensare ad altro. Vien voglia di non dare senso a tutto.
E forse per me e per tutti noi giocatori del CSI torneremo all'inizio solo quando ci ritroveremo tutti ancora dentro un campo, a luci accese. E cercheremo di costruire una vittoria, perchè è l'unica cosa che si dovrebbe fare quando passa qualcosa che cerca di sconfiggerti. Ci ricorderemo di Parigi, ma andremo avanti, sarà un grande sforzo, non sarà affatto facile. Ma la vita mette tante cose in rilievo e l'amore con essa. La pallavolo per chi la ama come noi l'amiamo è un grande contenitore di emozioni.

Massimo (Salus Gerenzano)


Porlezzese - Nuova Terraneo  3-2
Prima sconfitta stagionale per la Nuova Terraneo, arrivata a
Porlezza al termine della consueta maratona di 5 set.

Primi due set dall’andamento molto simile: buon vantaggio
preso in avvio dai padroni di casa (principalmente grazie alla battuta) e
inutile tentativo di rimonta degli ospiti nella seconda metà del parziale. Nel
terzo e quarto set la Terraneo prende le misure al servizio avversario e
pareggia i conti grazie a un gioco più efficace. Nel quinto set i padroni di
casa riescono invece a imporsi con un buon distacco e a condannare gli ospiti
al primo ko della stagione. 

Nonostante i due set vinti, la Nuova Terraneo è risultata insufficiente
in molte fasi del gioco: in primo luogo la ricezione, che per larghi tratti
della partita è stata annichilita dalle battute dei padroni di casa. Male anche
la difesa e il muro, incapaci di togliere incisività agli attacchi dell’ala maschio
di casa, cui vanno i complimenti per l’ottima partita disputata e l’altissima
percentuale realizzativa. Meno peggio l’attacco, che tuttavia troppo spesso
soffre di una certa leggerezza e mancanza di efficacia. Uniche note veramente
positive le prestazioni dai 9 metri di Giacomone (che ha cambiato tecnica di
battuta con ottimi risultati) e di Martina.

C’è molto da lavorare in casa dei cucciaghesi; la maggior
parte delle partite finora disputate non ha mostrato una squadra capace di
poter ripetere i fasti delle ultime stagioni. Per ambire ai traguardi più
prestigiosi sarà necessario un significativo e costante miglioramento, in assenza
del quale non sarà possibile infastidire i campioni in carica dell’Aurora.

Mattia (Nuova Terraneo).

P.S. La voce dei tifosi: …(nessun tifoso cucciaghese
registrato a Porlezza).


SAMZ Eupilio - CSO Cirimido   3-0

Dopo la pessima prestazione di Fecchio, l’Eupilio scende in campo concentrato e deciso a riscattarsi.

Partita ordinata e ben gestita, con il punteggio sempre a nostro favore salvo la parte iniziale del secondo set.

25-21 25-18 a 25-20 i parziali in poco più di un ora di gioco

Alessio (Eupilio)